Ancora notizie frammentarie sul Trofeo Paolo Ravasio, gara a coppie disputata sul Sentiero N. 1 dell'Adamello. Sappiamo per certo che, causa maltempo la seconda tappa della gara di due giorni è stata annullata. Mi dicono anche di un brutto infortunio occorso all'atleta Omodei, caduto rovinosamente alla bocchetta Brescia e trasportato in elicottero in ospedale. Nella gara di un giorno, dal Rifugio Tassara al Rifugio Garibaldi, circa 38 km, la nostra "piccolina" Paola Picotti, dovrebbe aver VINTO la gara femminile. Sperando di non aver scritto castronerie, restiamo in attesa di notizie ufficiali, magari integrate dal racconto della nostra GRANDISSIMA Paola.
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Bravissima Paola. Dopo il tuo splendido racconto (lo trovate nei commenti), ogni altra mia parola sarebbe di troppo.
Allora aggiungo solo queste parole non mie; sono di George Leigh Mallory, alpinista britannico scomparso nel 1924 alla sua terza spedizione sull'Everest :
"Se non sai renderti conto che dentro l'uomo c'è qualcosa che vuole accettare la sfida di questa montagna e che lo spinge ad affrontarla; che la lotta è la lotta stessa della vita per salire in alto, sempre più in alto, allora non sei in grado di comprendere perché noi andiamo a scalare. Ciò che riceviamo da questa avventura è gioia allo stato puro. E se tu poni la domanda, vuol dire che non puoi capire la risposta."
Al posto di "montagna" ognuno ci può mettere la propria, personale, sfida.
5 commenti:
Grazie Ivano...diciamo che mi piace vincere facile visto che quest'anno partecipava per la prima volta una coppia femminile (l'unica di questa competizione) composta da me e la zia Enrica: donna franciacortina caparbia come un generale del terzo reich, e sotto il suo "sinist dest..sinist dest.." camminavo e correvo come un alpino su quei monti aspri e selvaggi tra i residui bellici della guerra bianca, marmotte, camosci e stambecchi.
Partenza ore cinque di mattina (per ovvi motivi io ero forzatamente puntuale) dal rifugio Bazena o Tassara, che si voglia. Il sole a quell'ora ancora non si vede e nel buio si innalzano le nostre torce frontali, un' ascesa di luci verso un profilo di montagne ancora scure, che pero' non celano la loro bellezza. Da qui ora dopo ora il chiarore ci illumina la vastita' di questo duro, ma affascinante perscorso; vietato fermarsi, sbuffare o lagnarsi il regolamento non lo prevede! 38 Km percorsi in 11 ore e 4 minuti di salite, discese, arrampicate sentieri in cresta in cui la tua gamba sinistra e' in Lombardia e quella destra in Trentino per poi arrivare al Rifugio Prudenzini, dove si conclude la prima tappa e quest'anno anche la gara! Previsioni di temporali, bollino rosso anche per gli elicotteri e i fulmini in alta quota preferiamo all'unanimita' che ci restino sconosciuti..cosi' ce ne stiamo al Rifugio senza piu' tensione per la seconda tappa e per questa volta lasciamo vincere la montagna.......
Paola
....sei anche una brava scrittrice, con vena poetica, ma quante doti nascoste hai??
Per me tu avresti continuato, la decisione di smettere, l'hanno presa gli altri vero?
Complimenti
Fabio
FANTASTICO...il racconto della tua gara, mi piacerebbe sostituire zia Enrica e correre con te la prossima edizione, ma c'è un piccolo problema!!!!!! oltre ad essere la PAOLA "lenta"...in montagna sono una vera "frana" e mi trasformo nella PAOLA"lentissima"...quindi attendo con ansia le tue emozioni della gara del prossimo anno,con zia Enrica in coppia con te!!!!!! Complimenti PRIMA COPPIA FEMMINILE dall'altra Paola del gruppo
BRAVA PAOLA!! MA CHI SEI?E SOPRATTUTTO CHE COMMENTO....E ADESSO LA BLUMON MARATHON,GIUSTO?
ALE' ALE'
IL COACH
Cara Paola, stavolta mi hai spiazzata...non sono riuscita a mandarti sms... è che proprio non lo sapevo (o me ne sono dimenticata!??), a te i miei complimenti!
Fede
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