lunedì 19 maggio 2008

Gare Fidal e partecipazione

Due note in merito al piccolo dibattito che si è aperto in seguito alla scarsa partecipazione alla gara di ieri a Padile.
L'obbiettivo dichiarato del nostro gruppo (almeno per quest’anno) è il miglior piazzamento possibile nella classifica del campionato provinciale di società Fidal. Le gare in calendario quest’anno sono 22 (di cui 8 già disputate).
Chiarito il fatto che nessuno perde di vista il fattore amatoriale della nostra attività e che ognuno deve fare i conti con lavoro, famiglia, altri impegni, mi sento di fare alcune osservazioni.
Ognuno si deve ritenere libero di partecipare alle gare che preferisce o di starsene a casa in pantofole. Chiunque è legittimato a fare delle scelte “individuali” e nessuno verrà mai prelevato da casa con la forza.
Dev'essere chiaro, però, l'obbiettivo "sportivo" del gruppo. Il regolamento/statuto di prossima emanazione prevederà in tal senso degli incentivi (sotto forma di sconti sul costo del tesseramento e/o fornitura di materiali) a chi parteciperà alle gare di campionato.
Si ritiene, infatti, che il calendario gare sia talmente ampio e variegato, tale che ognuno possa togliersi qualche sfizio “individuale”, senza mancare di dare il proprio valido apporto alla società.
Anche chi patisce il fattore agonistico, può tranquillamente correre le gare Fidal di campionato senza alcun assillo. Nessuno farà mai le pulci a quanti punti un atleta porta, altrimenti si farebbero, a livello di tesseramento, delle scelte di altro tipo. Le gare, anche quelle poco gradite, si possono fare anche trotterellando. Per noi l’apporto di tutti è fondamentale, prima che sotto forma di tempi/punteggi, sotto l’aspetto umano.
Correre è fondamentalmente un'attività individuale che però, se arricchita da altri valori (la socializzazione, la partecipazione alla vita del gruppo, il perseguimento di obbiettivi comuni) acquista nuove e ben più importanti valenze e aiuta anche a sopportare meglio gli inevitabili momenti difficili che tutti prima o poi dobbiamo affrontare: i cali di forma, i risultati che non vengono, gli infortuni, ecc.
Dai ragazzi. Tutti a Desenzano.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Ivano, le due note ci volevano, ma io sono dell'avviso che oltre a spronare la gente di più non si deve fare. Il solo parlare di chi è venuto o non è venuto mette una pressione psicologica negativa anche a chi c'è. Io a padile, per un impegno a Monza, non c'ero e mi è dispiaciuto un po' e questo non dovrebbe succedere, si fa quel che si può per la squadra e per se stessi, le passioni devono rimanere passioni, con o senza traguardi. Il rischio è quello di una fuga per disaffezione.
Il "mio parere" resta quello di incitare tutti alle gare e punto, li si deve fermare senza conte o commenti. Leggere il rammarico per i mancati 17 punti mi è dispiaciuto. P.S. niente da dire con quello che scrivi tu Ivano data la tua correttezza. Scusate lo sfogo e buon tutto a tutti ci vediamo giovedì. Valter

Anonimo ha detto...

Messaggio chiaro e in buona parte condiviso. Ma nessuno, tanto meno tu o chi ha partecipato già a molte delle gare disputate, si deve sentire sotto accusa. La mia intenzione era quella di sottolineare (per l'ultima volta, promesso!) che si può vincere o perdere anche per un solo punto e che quindi l'apporto di tutti, dal più forte a quello un pò meno, può essere fondamentale. Se il messaggio è arrivato, bene, sennò pace. Il problema, di nuovo, non è saltare una o più gare per impegni, come dicevo, ma, ad esempio, preferire una "Fiasp", ad una gara Fidal. Il messaggio, per chi lo vuole capire, è "correre le Fidal" nel limite del possibile.
I.

Anonimo ha detto...

L'importante è, secondo il mio modesto parere, creare e rimanere sempre un "buon gruppo" di atleti e di persone.
Dare il meglio di se per se stessi e per la squadra, ma con l'obiettivo primario della sana competizione e del divertimento, caratteristiche che fanno di noi amatori una "categoria" speciale.
La società per cui gareggiavo prima aveva come obiettivo principare radunare gli atleti per le gare di società...e basta! Con il risultato di avere centinaia di tesserati ma rapporti personali zero, ad eccezioni di rari casi. Questo a mio avviso genera un profondo senso di scarsa appartenenza e disaffezione alla propria squadra.
Personalmente quest'anno ho corso alcune gare anche se non avrei dovuto a causa dei miei infortuni e lo rifarei ancora, perchè mai come quest'anno mi sto divertendo e sento di appartenere veramente ad un bel gruppo di persone, che stimo e ammiro!!
Ivano ha ragione a richiamare la squadra, siamo diventati estremamente competitivi e stiamo facendo paura alla corrazzata Paratico, ma vi prego facciamo in modo che prima di tutto ci sia sempre il nostro sano divertimento.
Ciao e grazie a tutti.

Max Pezzotti

Anonimo ha detto...

Poco da aggiungere a quanto già detto. L'obbiettivo è quello di continuare ad essere un buon gruppo di amici, solo con qualche "velleità" di risultato sportivo" a livello collettivo. Senza farne una malattia, ma sarebbe un ulteriore valore aggiunto.

Anonimo ha detto...

Secondo me la verità sta un po'nel mezzo.Mi spiego.Corriamo tutti da amatori ovviamente con risultati diversi e in alcuni casi comunque interessanti e di un certo rilievo cronometrico.Lo scopo principale a mio parere è comunque avere una passione che ci accomuna e che ci fa fare gruppo che si tratti della pista il mercoledi' o della gara della domenica.Non deve diventare pero' un obbligo "morale" e una sorta di impegno tassativo quello della gara.Poi concordo con Ivano,tra una Fiasp e una Fidal è auspicabile correre una Fidal per motivi di classifica e di punteggio.
P.S. Ivano complimenti per come sei tempestivo nel tenere aggiornato il blog.
L.

Anonimo ha detto...

Cerchio chiuso, direi. In conclusione. Mi spiace che qualcuno abbia recepito il tutto come un'accusa nei propri confronti: non era mia intenzione. Nessuno si senta rammaricato per non aver presenziato ad una gara e nessuno si senta la pistola alla tempia da qui in avanti; tuttavia, tutti cerchino di fare quanto meno il possibile per partecipare. Più si è, più ci si diverte. E poi, via, lasciarci dietro "quelli là" è troppo bello! Un altro particolare non da poco è che ottenere una delle prime 3 posizioni in campionato porta qualche soldino alle casse della società che languono sempre. Quanto meno in attesa di qualche grosso sponsor.
Ivano

Anonimo ha detto...

Mi dispiace vedere che dei tentativi di spronare la squadra siano stati presi come degli attacchi personali, non era nelle intenzioni di nessuno. Ad ogni modo se qualcuno si fosse risentito porgo le mie più sentite scuse! Adesso però basta chiacchiere e tutti a correre che siamo una grande squadra! Mirco