venerdì 19 settembre 2008

Lettera aperta a "V.Sgarbi"

Come commento ad un precedente post, “Sgarbi” scrive :
Solo presentandoci con la squadra al completo potremmo contrastare gli ''amici” del Paratico, ed i ragazzi che hanno partecipato a Parma avrebbero dato sicuramente un contributo importante a tale scopo (a parte quello alto) V.Sgarbi
.
Caro Sgarbi.
Quel che dici è in parte vero, ma i modi che hai usato per esporre il tuo pensiero, anche se venati di ironia e seppure non offensivi, non sono corretti.
Provo a spiegarmi.
Il problema che sollevi è forse reale (anche se Paratico si è dimostrato finora superiore a noi, almeno numericamente e quindi, per quest’anno, irraggiungibile). Sicuramente qualcosa in più si può sempre fare, e anche questo è inconfutabile. Come è innegabile che il nostro 2008 sia stato finora un anno notevole e ricco di bellissimi risultati.
Siamo cresciuti tantissimo. Basta andare a vedere i risultati dello scorso anno: una crescita esponenziale sia in termini di risultati che di partecipazione, in alcuni casi inaspettato, che ci ha inorgoglito. Un dato per tutti: i punti da noi ottenuti quest’anno nelle gare Fidal in pista, con i quali siamo arrivati secondi, sono stati di molto superiori a quelli che hanno permesso l'anno scorso al Paratico di vincere la classifica. In pratica, siamo cresciuti noi, ma sono cresciuti anche gli altri, Paratico e Gussago in primis.
Il nostro gruppo è composto da oltre 160 unità. Più un gruppo è grande, più al suo interno, come è normale, sono destinate a convivere anime di varia natura, non solo caratterialmente diverse, ma anche con obbiettivi sportivi diversi, ognuno dei quali legittimo. Ci sarà sempre chi preferirà una trail ad una corsa su strada o chi preferirà preparare una maratona piuttosto che gareggiare in una campestre.
Tuttavia, far parte di una di un gruppo, pur in uno sport in larga misura individuale come il nostro, sottintende la sottoscrizione di un "patto" tacito, un’unità di intenti, una condivisione di obbiettivi. Altrimenti tanto varrebbe non iscriversi ad una società e correre ognuno per proprio conto... si risparmia pure. Noi non costringeremo mai nessuno a correre controvoglia, non metteremo la pistola alla tempia di nessuno e non vorremmo nemmeno, come fanno altri, tempestarvi di sms o telefonate per farvi venire a correre. Quel che si chiede è qualche piccolo sacrificio a livello individuale. Dare il giusto peso allo scopo del gruppo: l’indirizzo che la maggioranza ha deciso. Solo questo.
La nostra crescita, a livello numerico, è stata quest’anno molto veloce, forse troppo. Questo ci ha messo di fronte a problemi organizzativi. Alcune scelte fatte a inizio anno non erano condivise e discusse e alcuni progetti (ad esempio quello di darci una struttura ufficiale con riunioni o assemblee periodiche, ecc.), sono rimasti solo abbozzati.
Si sta avvicinando il 2009, anno che porterà notevoli cambiamenti a livello societario, che avremo modo di discutere ampiamente insieme. Facciamoci tutti portatori di suggerimenti e proposte in nome di un progetto comune, per una stagione sportiva ancor maggiormente condivisa e partecipata, non solo nelle corse, ma anche nelle riunioni. Solo così avremo un gruppo ancora più omogeneo, compatto e, lasciatemelo dire, ancora più invidiato di quanto già non lo sia ora. E intanto diamoci da fare per dimostrarci un “grande” gruppo anche negli ultimi 4 mesi di quest’anno, densissimi di appuntamenti.
Come vedi, caro Sgarbi, le tue osservazioni sono in larga parte condivise e, comunque, sicuramente legittime. Non è tuttavia parlandosi dietro le spalle, covando rancori sommersi e non dando loro il giusto sfogo, né tanto meno nascondendosi dietro l’anonimato di un commento sul blog, che i problemi possono essere risolti.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Ivano hai detto tutto con la tua solita classe, per me è un discorso di punti di vista, accetto, condivido alcune opinioni ne contrasto altre senza creare malcontenti infantili parlando a bassa voce.
Io, dal mio punto di vista, vedo una squadra che cresce molto a livello umano (non intendo solo numericamente) si relaziona, si aiuta negli allenamenti e vedo, con molta ammirazione, atleti/e che crescono di qualità, che si pongono OBIETTIVI e li raggiungono! Certo questi obiettivi così soggettivi a volte non sono in simbiosi con quelli della squadra..però....(pausa) mi emoziona di più vedere le lacrime o la gioia di un atleta dell' Europa che una classifica fatta di numeri e poi penso che debba essere proprio la squadra ad incentivare la crescita dell' atleta che comunque..tiene alto il nome della stessa. No?
Paola

Anonimo ha detto...

Certo. In fondo è sempre una questione di equilibri: una scelta personale/individuale ogni tanto va benissimo e non si smetterà mai di esaltare le imprese di chiunque porteà in alto il nome del nostro gruppo. Non si vuole tarpare le ali a nessuno. Tuttavia, questo non è un discorso che può valere per tutto l'anno. Non abbiamo in squadra un Tergat o una Dibaba, intendo, che debbono seguire programmi da integralisti, sennò sballano la stagione... Quel che si chiede è correre ogni tanto, quando si può, anche qualche gara a noi "indigesta" per andare incontro alle scelte della squadra. Ci sono in squadra moltissimi esempi che dimostrano la fattibilità di questo. E' giusto, piuttosto, che le scelte vadano discusse e condivise il più possibile insieme, così da assecondare le aspirazioni dei più.
Al di là di simpatie personali, poi, la crescita del gruppo sia a livello umano che nelle relazioni interpersonali, è una normale conseguenza. Incitare per essere incitati. Apprezzare per essere apprezzati. Aiutare per essere aiutati.
Ivano

Anonimo ha detto...

Caro Ivano.....devo dire che scrivi veramente bene!!!!

Il tuo discorso non fa una piega, però credo, come ho già detto un altra volta, che fare parte di una società sportiva, che pur essendo fatta di amatori ha comunque un fine agonistico, dovrebbe portare in ciascun atleta quel senso di "appartenza" verso la squadra e soprattutto sentirsi in dovere di "partecipare", per dare il proprio contributo alle gare di società inserite nel calendario.

Ripeto la cosa importante rimane la spontaneità....

Mia moglie mi ha dato del pazzo per aver partecipato alla Scorrimella, sapendo che avrei dovuto poi fare la mezza di Brescia, ma da quando sono tesserato con le "tigri" dell'Europa....è più forte di me....voglio partecipare il più possibile e dare sempre fino in fondo il mio piccolo contributo alla squadra, per questo pianifico i miei personali impegni agonostici tenendo conto del calendario Fidal.
Concludo dicendo che siamo un bellissimo gruppo....ho conosciuto delle persone fantastiche...e ogni gara mi serve per conoscerle meglio.
Forza Ragazzi/e l'anno prossimo ci prenderemo quello che ci spetta....la vetta!!

Ciao
Massimiliano P.

p.s.:...cmq mia moglie nn aveva poi tutti i torti....perchè mi sono beccato la mia immancabile sinusite (e adesso domenica sono c...i)a causa del tempo..delle docce gelate ma soprattutto dell'inaffidabilità del DALLA.....vero Ivano?

Anonimo ha detto...

sono d\accordo con tutti ... compreso sgarbi .....

Anonimo ha detto...

Caro Massimiliano. Per la legge dei grandi numeri, anche le mogli una ogni 100 la indovinano. Dovrebbero capire che per questa strada passa il nostro recupero settimanale dell'infanzia. Non c'è sinusite che tenga. Quanto al Dalla, è una vera jattura, ma non diaciamoglielo tutti insieme, sennò gli viene "di nuovo" il fuoco si S.Antonio.
Ivano

Anonimo ha detto...

Grazie per le belle parole Ivano ,volevo solo comunicarti che non é mia intenzione creare nessun tipo di contrasto all'interno della squadra ne tantomeno mostrare del rancore ,per il resto sono d'accordissimo con tè e con Massimiliano e anche con Paola ,anche se non ho capito bene casa voleva dire .
V. Sgarbi

Anonimo ha detto...

Massimiliano...mi spiace per la doccia fredda...l'organizzazione ti assicuro non ha NESSUNA COLPA, ho fatto presente agli organi responsabili (scuola e circoscrizione) il grave disguido e ho ottenuto la garanzia,per la prossima edizione ,della presenza di ACQUA CALDA che viene attivata dall'ASM su richiesta della scuola e della circoscrizione normalmente in ottobre, ma nessuno ci aveva informato di questo!!!!! Paola C.

Anonimo ha detto...

Dire che sono un "atleta" è una parola grossa come me, ma quello che è certo è che sono tesserato per l'Atletica Paratico. Scrivo queste rige perché i toni che state utilizzando in questo sito per me sono irritanti. Io ho maturato una grande esperienza sportiva in discipline di squadra è ho sempre lottato con i lati negativi dello sport: l'antagonismo. Quando mi sono avvicinato all'atletica la prima cosa che ho notato, e che mi ha fatto proseguire nonostante i miei scarsi risultati, è l'ambiente sano dove vi sono i veri sportivi. Io arrivo sempre tra gli ultimi, quando smontano le strutture d'arrivo per intenderci. ma ho sempre trovato atleti che sono arrivati molto prima di me che mi incitano. State certi che in altri ambienti sportivi certi atleti verrebbero sbeffeggiati. Un atleta di questo genere è tesserato e sostenuto a proseguire dall'Atletica Paratico. Non concepisco i vostri toni di sbeffeggiamento verso questa società. Continuare a dire che vinciamo solo perchè siamo tanti (ho appena letto che siete 160, quinti siete di più) non ha senso. Sbeffeggiare il presidente perchè ricorda quando ci sono le gare mi sembra troppo. Come fate voi a ricordare ai vostri 160 atleti che vi è una gara? Negli sport di squadra dove ci si allena tutti insieme in palestra ci sono le bacheche, in un'attività amatoriale come la nostra come si fa? Sapete suggerirmi un un metodo migliore?
Lottare per vincere è legittimo. Quindi che voi vi organiziate per cercare di strappare la Leadership all'Atletica paratico lo è altrettanto. Questo fa bene allo sport. In questo "pezzo" avete appena detto che siete migliorati tanto, ma Gussago e Paratico lo sono stati di più. Da questa situazione ci guadagna l'atletica.
Quello che da fastidio ad uno come me che corre con enormi sacrifici (e con uno zaino naturale come zavorra) è l'astio che mettete dei vostri riferimenti. In tutti gli sport chi vince sempre è antipatico ma comunque va rispettato se vince in modo lecito.
Voglio concludere dicendovi che tutti nell'Atletica Paratico sono considerati allo stesso modo, dai "campioni" ai "Bidoni" come me
in quanto è vero che si partecipa per vincere (ci mancherebbe altro) ma è anche vero che tutti sono trattati con dignità e rispetto. Quando arrivo il Presidente è sempre ad aspettarmi.
Scusate per l'intromissione.
Luciano Bartolini

Anonimo ha detto...

Visto che sono uno dei 4 moschettieri che ha optato per Parma piuttosto che per la Scorrimella e tanto danno ho creato alla squadra(almeno secondo il nostro fantomatico Sgarbi),mi chiedevo a questo punto dove erano gli altri 104 tesserati che non si sono presentati.
Molto probabilmente la legge non e' uguale per tutti anche nell'atletica!!
Devo comunque ringraziare Ivano per l'intelligenza del suo intervento nella speranza che restino sempre piu' persone come lui nella squadra e meno SGARB...ATI!!!!
La Cavalla MARCO

Steve Strange ha detto...

Per l'amico del Paratico.
Se corri da un po', dovresti ben sapere che a livello personale siamo amici di molti di voi. Se la cosa ti può consolare anche noi rispettiamo la fatica di chiunque porti a termine una corsa.
Tu leggi dell'astio dove invece, credimi, per per noi c'è solo sana rivalità sportiva che si ferma sulla linea del traguardo, dove anche noi applaudiamo tutti dal primo all'ultimo, senza guardare al colore delle maglie.
Si è detto che vincete perchè siete in tanti. Dove sta il problema? E' la verità, e non capisco perchè la senti come un'offesa. Semplicemente sfruttate dei regolamenti che, così come sono, premiano maggiormente il numero degli atleti in gara, piuttosto che i risultati. Mica è stato detto che siete dei ladri. Siete bravi a portare tanta gente alle corse, sul serio. Quanto ai modi che usate per sensibilizzare gli atleti a correre sono cavoli vostri. Se piacciono a voi ... Per me potete anche farvi rimboccare le coperte che non avrei niente da dire, tranquillo.
Secondo noi (ma anche secondo diversi altre società), la Fidal dovrebbe premiare non solo la quantità, ma anche la qualità dei risultati. Sul come farlo, non è questa la sede giusta, ma finchè i regolamenti sono questi, voi siete sicuramente i più bravi a sfruttarli al meglio. Quanto a noi, ti posso assicurare che se non riusciremo a battervi, continueremo a correre (perchè ci piace) e continueremo a dormire normalmente tutte le notti )perchè non siete al centro dei nostri pensieri notturni).
Ma intanto, possiamo continuare ad avere una visione diversa delle cose o è un delitto?
I.

Anonimo ha detto...

Vorrei scrivere un commento a quanto letto ma sono rimasto quasi senza parole.. Ivano come sempre hai tutto il mio appoggio, apprezzo il tuo attaccamento alla squadra e il tuo modo garbato di portare avanti le tue idee che condivido come del resto gran parte dell'EUROPA.
Noto con piacere che anche gli amici del Paratico ci seguono, spero solo non venga confusa una sana rivalità sportiva con altro che non ha niente a che vedere con lo spirito della corsa. Grande rispetto per tutti, dal primo all'ultimo e sinceri complimenti agli atleti del Paratico che tanti stimoli ci procurano, con la legittima speranza di riuscire presto a "batterli". Mirco

Anonimo ha detto...

Quando una persona decide di partecipare a qualcunque forma di organizzazione o gruppo (sportiva e non, agonistica e non) penso metta in conto che, oltre ai propri obiettivi, interessi ed aspettative riposte nell'organizzazione, si debbano seguire quelli dell'organizzazione stessa, che non avrebbe motivo di esistere senza interessi e obiettivi condivisi (nle nostro caso divertimento, socializzazione, competizione). Se poi l'impegno richiesto è minimo non capisco perchè dinanzi alla scelta di due manifestazioni si debba scegliere quella non richiesta dal gruppo (ovviamente salvo cause di forza maggiore).
Partecipare ad un evento al quale un gruppo ha deciso di esserci a volte può non essere obbligatorio, ma non è bello vedere che su 160 tesserati sono sempre i soliti 40 ad esserci (non riuscire a sfruttare le regole Fidal pur avendone in numeri è ridicolo). Soprattutto quando c'è molta gente che vorrebbe esserci, ma a causa di un'infortunio non può.
Io accetto volentieri chi non partecipa per impegni e anche perchè non ne ha voglia, ma faccio fatica ad accettare chi preferisce un'altra gara a qualla della società.Stiamo parlando di competitive, sia pur amatoriali, la squadra è bella, è forte, ma è fatta dai soliti 40, quindi non è completa. I punti di vista vanno bene quando deve essere presa una decisione, per trovare la soluzione migliore (...ad un'assemblea!!!!), ma nel nostro caso gli appuntamenti sono già stabiliti dalla Fidal, non resta che partecipare.
Qualcuno mi odierà per quello che ho scritto, ma è quello che pensa una persona costretta da un anno a stare a guardare pur volendo contribuire come lo scorso anno.
Spero che chi leggera il mio pensiero non si offenda, ma rifletta sulla ragione di esistenza di un'organizzazione.
Marco Lopez

Anonimo ha detto...

Per Luciano.
Premetto che sono un ex tesserato del Paratico e che me ne sono andato perchè non sopportavo messaggini e via dicendo e quindi, vedi che ognuno è fatto alla sua maniera... Ritengo che tu abbia montato un polverone sul nulla. Astio? Sbeffeggiare? Ma in che film l'hai visto? Ti invito ad andare a rileggere SERENAMENTE ogni riga. Ci troverai sarcasmo, rivalità sportiva, ma niente di quelo che dici tu. Stiamo parlando di corsa e non di uncinetto e quindi per noi rimarrete sempre un obbiettivo sportivo da superare, degli "avversari" con cui dividere una passione e con cui duellare LEALMENTE. Se riusciremo a battervi stapperemo una bottiglia, ma se non dovessimo riuscirci ne stapperemo due e saremo felici di avervi al nostro tavolo. Ma ora, per cortesia, basta fare i permalosi che non siamo in quaresima. Un pò di sana autoironia non vi farebbe male. Personalmente quando vi vedrò arrivare a bordo della vostra batmobile dei servizi sociali continuerà a venirmi da ridere, ma lo facevo anche quando ero con voi e lo farei anche se ci fosse su mio fratello.
GIUBBA ROSSA

Anonimo ha detto...

PROPORREI PER L'ANNO PROSSIMO L'ISCRIZIZIONE ALLA FIGAL:HA IL CALENDARIO MIGLIORE.
EVVIVA LA FIGAL, EVVIVA LA ROMAGNA, EVVIVA IL SANGIOVESE.
GIUBBA ROSSA FOR PRESIDENT.
MITICA LA BATMOBILE EH EH EH.
SUPERCIUK

Anonimo ha detto...

Per GIUBBA ROSSA.
Premetto che quello che ho scritto è il mio pensiero e non quello della società, quindi mi assumo tutte le responsabilità di quello che scrivo e soprattutto premetto che non volevo solllevare un polverone. Avrei risposto con altri toni e con l'anonimato. Pur essendo un atleta scarso, devo dirti che sino allo scorso anno sono stato il direttore sportivo di una società sportiva lombarda (non di Brescia) e quindi so come vanno gestiti atleti (dilettanti e profesionisti)quindi i messaggi e i messaggini non mi danno fastidio perchè so che una squadra va coordinata. L'atletica è uno sport individuale anche se vi sono manifestazioni in cui il proprio rendimento concorre al risultato complessivo. E' quindi lecito che una società coordini l'attività dei singoli per raggiungere un obiettivo di società. Non vi sono premi e sanzioni per chi non risponde a queste "convocazioni" ma partecipa a gare a lui di gradimento. Un atleta serio deve saper gestite la propria programmazione agonistica tenendo presente le proprie esigenze e quelle della società. Porre in primo piano solo uno di questi aspetti è sbagliato in quanto ognuno deve avere i propri stimoli per allenarsi. Io cerco di poartecipare alle gare della società, ma se sono in contemporanea con gare che per me rappresentano uno degli abiettivi stagionali partecipo a quest'ultima. Questo non è un problema ne per me ne per la società. Per quanto concerne i regolamenti che facilitano le quantità e non le qualità non sono d'accordo per il semplice fatto che vi è già la categoria assoluti che premia il merito. Le categorie Master e i tempi massimi abbastanza ampi per correre permettono di partecipare alle manifestazioni di atletica.
Senza polemica.
Luciano Bartolini

Anonimo ha detto...

Brava , brava , brava , cavalla tu si che sai fare i conti , anche se , secondo il mio modestissimo parere questo PUTIFERIO (come el diss gaboss ) è solamente causa tua in quanto la squadra ha assolutamente bisogno della tua presenza e perciò si è sentita tradida dalle tue continue assenze tra l'altro assolutamente non giustificate visti i tuoi modestissimi risultati fuori provincia.
A te la linea
Zucchirob

Anonimo ha detto...

Ma perche' invece di continuare a scrivere e fare polemiche non andate a fare una bella corsa ..... Voi che potere ..... Ciao beppe

Anonimo ha detto...

COME EL DIS EL GABOSS " I TEMP I PARLA" E speriamo dopo Limone del garda di poterlo affermare.
ciao ai tranfolanti di nave.

Anonimo ha detto...

...colui che non ha il coraggio di dichiarare la propria identità davanti alle proprie affermazioni,ha secondo noi valore zero,non merita una grande squadra,un grande gruppo,e tutto cio che di buono potrebbe avere.esci da dietro le quinte e presenzia il mercoledi se hai il coraggio che ne parliamo,capito bellissimo vittorio sgarbi...DALLA
e MAX PEZZO,LORY...

Anonimo ha detto...

peccato che i toni della discussione si siano accesi,e quest'ultimo post di DALLA
e MAX PEZZO,LORY...
non da lustro a questa squadra....l importante non è meritarsi una squadra ma farne parte....ne va da se che se uno non si sente parte di essa non la merita o la squadra non merita lui.....

Anonimo ha detto...

cavalla,
senza di teeee, la vita saaaa, di fuuumo e di malinconiaaaaaa
anna oxa (che bela cansù)

Lopez ha detto...

Sul sito Foto archivio 1 ho pobblicato le foto relative alla maratonina di Brescia

Ciao